“La gente deve andare al cinema. Ci dovrebbero essere cinema ovunque, in ogni città. Non si può guardare un film sul telefonino, non ha senso.” Lo ha detto il grande Oliver Stone, ospite d’onore ieri allo Iab forum di Milano , appuntamento dedicato alla comunicazione digitale e a cui abbiamo partecipato per andare a sentire questo mostro sacro del cinema che ci ha regalato tante emozioni.
Alla faccia del pubblico in sala, che per la maggior parte è composto di professionisti della comunicazione digitale che vivono costantemente con smartphone o tablet, il grande regista premio oscar per Platoon e Nato il 4 luglio ha tirato una stoccata a chi usa questi device anche per la Settima Arte:”Negli Stati Uniti la gente guarda la tv principalmente per gli eventi sportivi, non per i film, per i film si va al cinema!”. In Italia e non solo ci vorrebbero cinema in tutte le città. Perché è lì che si può davvero ammirare questa forma d’arte nel suo complesso, non su un telefonino, un tablet e nemmeno, secondo Stone, su una televisione.
Che ne pensa dei film di oggi? “Ci sono dei bei film, e anche quelli che divertono e basta vanno bene, non tutti i film devono fare riflettere!” ha detto il regista. “Ma alcuni film servono solo a fare soldi. Come l’ultimo della serie Jurassik Park, che ho trovato tremendo, ma ha sbancato al botteghino negli Stati Uniti. E’ mi domando perché”.
E visto che siamo allo Iab Forum, non può mancare una domanda sull’uso della tecnologia nei film, ormai ingrediente essenziale delle moderne pellicole: “La tecnologia aiuta, anche io l’ho usata. Ma non bisogna abusarne, altrimenti il film diventa noioso!”.
Alla domanda delle domande, come si diventa uno storyteller, un “raccontastorie”, modo romantico per indicare regista, Stone ha risposto: “Per me non è stato un dono, non sono nato storyteller. Ma lo sono diventato grazie a mio padre. Quando ero piccolo, mi diceva che mi avrebbe pagato se gli avessi scritto un tema a settimana. E io l’ho fatto. E’ iniziato tutto da lì”, afferma sorridendo.
Oliver Stone sarà presto al cinema con Snowden, con protagonista Joseph Gordon-Levitt nei panni di Edward Snowden, tecnico informatico ex dipendente della Central Intelligence Agency (CIA) responsabile della rivelazione di informazioni segrete governative su programmi di intelligence, tra cui il programma di intercettazioni telefoniche. La pellicola si basa sui due libri The Snowden Files di Luke Harding e Time of the Octopus di Anatoly Kucherena.